Tre lucciole
Al di là del torrente.
Quattro. Cinque.
Mentre le conti una ancora.
Son settembre
più una
più due.
Di qua dal torrente
nessuna.
C’è l’acqua che scroscia
fra i massi
che scorre
tra i sassi
che serpeggia tra i ciottoli
da una pozzetta
all’altra.
C’è il suono robusto dell’acqua
che scende più sotto
più sotto.
Un suono, un rumore, uno scroscio
che durano.
Le lucciole
di là dal torrente
sono cento e più.
Di qua del torrente
nessuna.
Lo sciame
gironzola lungo la sponda
intermittendo le luci
come macchine in curva, in un vicolo,
in un altro vicolo, in un altro.
Lucciole
di qua del torrente nessuna.
Di qui sono io solo, a guardare.