MORENITA MAMITA

Morenita di Guadalupe,
mi sembrava tanto bella mia madre
malinconica o lieta che fosse
esile svelta sicura.
Rivedo il suo solo ritratto
– andava sposa a mio padre –
timida in posa assorta
con gli occhi rivolti a chi guarda
fermi come una sfida.
Impressionabile (quanto!)
e subito poi così forte e decisa
come un bel salto ben fatto
a un fosso nei campi.
Assetata di amore e di baci
da darne e riceverne in cambio
mi subiva restio e distratto.
A me voleva dare i suoi baci
e saziarsi: questo figlio diverso
selvatico inerte
le sottraeva la faccia turbato.
Non so se patisse delusa.
Io deluso soffrivo
di me non di lei perchè donna
era lei vera donna (sapevo);
e io un uomo sbagliato.

Mi avrebbe ceduto a una donna
a fatica come poi mi cedette
al buon Dio a fatica.
Eppure adoravo mia madre.
Non potevo pensare che un giorno
morisse senza ch’io impazzissi:
toccò proprio a me di raccogliere
il suo ultimo soffio lievissimo
e baciarla sul volto (ma tardi)
e (impossibile!) dirle sincero:
“Da sempre dovevo. Perdona, mamy”
e dovevo aggiungerle forse
finalmente converso: “Vedrai:
d’ora in poi parleremo, mamita,
fin che vorrai e di quello
che vorrai, fino a sera
guardandoci a lungo negli occhi
al di là d’ogni rischio
e ci sazieremo di baci”.
(E quanto e come e chissà).

Piccola Vergine bruna
di Guadalupe
anche Tu malinconica e bella
con gli occhi socchiusi abbassati
senza fissare nessuno
nemmeno il Figlio
nascosto ancora nel grembo
con le mani congiunte in preghiera
saturata di amore e dolore
perchè madre e sposa e donna
– vera – come mia madre
che agognava i miei baci:
tra tutti i volti di donna
veduti sognati ritratti
non ne ho mai visto uno bello
come il tuo, Morenita.
E mi insorge l’istinto di un bacio
e più di uno e di tanti
da innamorato, d’amante,
da riceverne e darne
come mai ne avrei dato a mia madre
a nessuno.

Se non fossi un uomo mancato
– solo un prete che ha imparato
a dar baci liturgici asettici
denaturati distratti –
capirei che i miei baci
li aspetti da tutta una vita
come mia madre, anche tu,
Morenita Mamita:
a te ne darei così tanti e tanti
da morirne di gioia
tu e io.